Lavorare in proprio significa offrire noi stessə: come Solopreneur diamo soluzioni basate su chi siamo, sulla nostra esperienza, sulle nostre capacità o il nostro specifico approccio.
Una buona autostima o, al contrario, la sua mancanza, può avere un impatto significativo in queste aree decisionali, aiutandoci, o meno, a gestire gli inevitabili momenti di sfida che la libera professione porta con sé.
Avere dei dubbi è normale; affrontare situazioni in cui ti sentirai poco sicurə delle tue capacità altrettanto (spoiler: succede anche a chi lavora in proprio da vari anni!), ma se tutto ciò ti porta ad innescare una costante sensazione di cupa sfiducia, allora, forse, hai un problema di autostima.
Autostima: cosa significa veramente?
Il significato etimologico della parola autostima – auto-stima = stima di sé – fa riferimento al termine latino “aestimare”, “determinare il valore di” e “avere un’opinione su”. Letteralmente: come pensiamo a noi stessə, come ci consideriamo, quanto pensiamo valgano le nostre idee.
Insomma, tutto ciò che ruota intorno al nostro valore personale.
Perché è importante coltivare l’autostima?
Ti faccio una premessa: secondo me l’autostima non va coltivata solamente nel nostro lavoro, perché io sono convinta che ognuno di noi debba imparare a pensare che vale semplicemente perché è. Perché esiste, qui ed ora su questa Terra. È una affermazione che…”pare facile“, ma è proprio nel farla diventare facile che inizia a funzionare.
Valiamo perché esistiamo, indipendentemente dai nostri successi. Valiamo perché la definizione di successo cambia per tutti e non è un parametro assoluto, come ti raccontavo qui. Inoltre, ci sono spesso anche tante cause esterne a determinare l’esito di un evento e non possiamo prevederle tutte.
È inevitabile, però, che se definiamo e fondiamo la nostra autostima solo su ciò che gli altri pensano di noi, questo avrà delle conseguenze anche in ambito lavorativo, soprattutto se siamo liberə professionistə. Vuoi degli esempi concreti?
Quando ti dici “non avrò mai clienti“.
E se poco poco qualcuno ci casca, sicuramente “rimarrà deluso“.
Quando fai prezzi troppo bassi perché “non sono convintə di essere davvero competente“.
Non comunicare perché hai paura che “ti sgamino”.
Dare sempre ragione al cliente perché “se mi lascia lui non sono sicurə di poter procacciarmene altri“.
Insomma, scegliere la carriera da Solopreneur richiede una continua manutenzione della propria autostima.
Abbi fiducia nel tuo percorso.
“Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.” (Harry Potter)
Non ho la saggezza di Silente, però una cosa da raccontarti – e che spero possa aiutarti – ce l’ho. Ho aperto la partita IVA a settembre 2018, ma solo quando mi sono permessa di considerarmi davvero una imprenditrice – e non una che si è ritrovata lì per casualità, con qualche cliente random – le cose hanno iniziato davvero a muoversi nel verso giusto.
È stato per me essenziale capire che ognuno ha il proprio percorso unico. Ed è stato altrettanto fantastico concedermi il tempo per prenderne consapevolezza perché lì – proprio in quel momento – è nata, anche, la mia autostima.
Ora, voglio chiederti una cosa: se non sei tu a credere in te, perché dovrebbero farlo i tuoi Clienti?
Credo che l’autostima sia come un muscolo, che puoi imparare a rafforzare: per questo voglio lasciarti alcuni spunti per coltivare le pratiche dell’autostima. Non aspettarti suggerimenti brillanti, formule magiche o soluzioni fatate – l’ho già detto che non sono Silente, vero? – ma solo la mia esperienza, che può farti da guida per scoprire le tue personalissime pratiche.
Piccoli gesti per prenderti cura della tua autostima.
Voglio darti un consiglio con tutto il cuore: parti dal cambiare metro di valutazione e smettila di confrontarti con gli altri. È inutile farlo perché non puoi conoscere tutti gli sforzi che sono stati fatti dalle altre persone per arrivare a quel risultato che tanto invidi. Anche chi sembra Wonder Woman (o Superman) può aver affrontato momenti sfidanti. Ma è assai probabile che siano state proprio quelle esperienze a offrire loro l’opportunità di coltivare una bella dose di autostima.
Fai un elenco delle tue qualità. Come ti dicevo prima, l’autostima va coltivata non solo sul lavoro, perciò la lista deve essere generale. Inserisci anche le qualità che non ti sembrano speciali, ma che fanno di te, te. Sei sicurə che poi non siano proprio quelle ad influire sul tuo modo di fare quello che fai, rendendo il Tuo Brand davvero unico?
Per ultimo, voglio confidarti un piccolo segreto: lo sai che ho un diario dei “successi”?
Non lo faccio per una questione di ego: mi piace sfogliarlo ogni volta che penso che “non ce la farò mai” per smontare questa convinzione, celebrando tutte quelle volte che in passato ho raggiunto il risultato che mi ero prefissata. Ti consiglio di provare questo metodo perché non c’è niente di meglio, credimi, per ricordarti che non solo puoi essere il tipo di professionista che desideri, ma molto probabilmente lo sei già!
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