Nel perseguire i nostri obiettivi non dobbiamo mai trascurare il controllo, cioè la verifica dei passi avanti che abbiamo fatto e di quanta strada ancora dobbiamo percorrere. Per quel che riguarda il tuo Personal Brand, il discorso non cambia.
Quando inizi a mostrarti al tuo pubblico, fin dal primo istante ti costruisci una reputazione: il punto sta nel decidere a priori quale è la reputazione che vuoi farti e studiare, col giusto mix di intuito e razionalità, la strategia migliore per riuscirci.
Ora, mi rendo conto che è difficile misurare la reputazione ma, quando vuoi fare un bilancio del tuo Personal Brand, è necessario provarci. Vediamo come?
Prima di cominciare: hai chiaro il tuo obiettivo?
Va da se che questa è la primissima cosa su cui lavorare e, come detto, dovresti definire fin da subito dove vuoi portare il tuo Brand. Se non l’hai fatto a dovere… beh, non hai scampo e non puoi saltare quella fase, mia cara, mi dispiace. Stabilisci chi vuoi arrivare ad essere per il tuo pubblico, come vuoi essere considerata e dove vuoi posizionarti. Solo alla fine potrai partire, davvero, nella valutazione del lavoro fatto.
Chi sono i tuoi interlocutori?
Chi ti segue sui Social? Chi si iscrive alla tua Newsletter? Spero tu abbia notato che ti ho chiesto “chi” e non “quanti”. Non ci interessano le vanity metrics, sopratutto in questo momento. Non è il caso di valutare quanto è ampio il tuo bacino di interlocutori ma, invece, concentrati sulla qualità.
Prova a capire se questi contatti assomigliano al profilo del tuo Cliente Ideale. Se la risposta è sì: ben fatto! Significa che stai comunicando in modo davvero allineato ai tuoi obiettivi, che usi il Tono di Voce corretto e sfrutti gli argomenti giusti.
Se, al contrario, non noti la somiglianza… allora probabilmente puoi correggere il tiro. Fai una analisi obiettiva di ciò che esprimi: ci si legge la tua Missione? Si capisce chiaramente per chi fai quello che fai? E, infine, usi le parole e trasmetti le emozioni che servono al tuo Cliente Ideale?
Come è strutturata la tua offerta?
Verifica come si compone, e ancora una volta cerca di procedere in una analisi distaccata. Anzi, ancora meglio: esci dai tuoi panni e indossa, metaforicamente, quelli del tuo Cliente Ideale – sì, certo, sempre qui torniamo. Scrivi su un foglio di cosa ha bisogno e chiediti se stai davvero rispondendo alle sue necessità.
Ad esempio, la mia Cliente Ideale ha bisogno di uniformare la sua immagine di Brand su tutti i canali, per distinguersi e ribadire il suo messaggio; ma ha centomila cose da fare per gestire il suo business e il tempo è una risorsa preziosa. Io le offro dei template personalizzati e velocissimi da usare per inserirvi, di volta in volta, il contenuto giusto, perché è di questo che ha bisogno. Se, invece, le proponessi un corso di cinque mesi per imparare a usare InDesign come una graphic desiger professionista, non andrei davvero incontro alle sue necessità.
Quale, fra i tuoi prodotti o servizi, è il più apprezzato ed acquistato? Chiediti perché, a che problemi o necessità risponde.
Quale può essere lo step successivo?
Il lavoro di Branding non finisce mai del tutto, e lascia sempre un po’ di spazio a nuovi dettagli e migliorie. Invece che farti spaventare da questa affermazione, prova a pensare a quanto spazio di manovra ti regala: puoi sperimentare, trovare la tua personalissima ricetta e divertirti ancora, e ancora.
Come spunto per il tuo prossimo passo nell’affermazione e nel rafforzamento del tuo Personal Brand scarica questa Checklist in regalo; magari c’è qualche punto su cui non hai ancora investito le tue energie, oppure è un po’ di tempo che non rinfreschi le cose.
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Ricordati che, prima di tutto, nel tuo Brand deve riconoscersi il tuo tocco e la tua personalità. Deve essere una manifestazione di te, di ciò in cui credi, dei tuoi valori e della tua etica. Quindi, è importante che tu ti diverta, ok?