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Impara a chiedere aiuto.

La mia Soulful Mentor la chiama “la sindrome di Wonder Woman”. È quella abitudine a credere che dobbiamo fare tutto da soli, e che chiedere aiuto o affidarci a risorse esterne equivalga ad ammettere che non siamo bravi abbastanza. Ma è davvero così, o ci stiamo invece limitando da soli?

Non so quando è stato, con esattezza, che ho iniziato a credere che per dimostrare il mio valore avrei dovuto cavarmela da sola in ogni occasione. Fatto sta che è successo. Mi sono complicata la vita in più di una occasione – e guarda che me ne rendevo conto e anche nelle situazioni più sceme: sai quanto hai centocinquanta cose in mano, in equilibrio precario, e qualcuno si offre di aiutarti? Io ero quella che diceva sempre, invariabilmente: “Ma no, dai, ce la faccio”.

Se rispondevo così per portare la spesa a casa, figuriamoci se non ero destinata ad applicare la stessa filosofia anche al business. E così, nei primi mesi della mia carriera da libera imprenditrice, non ho mai sul serio preso in considerazione l’idea che dopotutto non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo essere in grado di fare tutto.

“Ma no, dai, ce la faccio”.

Questa abitudine, come altre che avevo, ho dovuto correggerla. E ha richiesto impegno. Ma, se hai letto la storia del mio primo anno-e-qualcosa da imprenditrice, sai che a un certo punto mi sono resa conto che con le mie sole forze non sarei andata da nessuna parte.

Perché facciamo così fatica a vederlo?

Un po’ perché siamo stati cresciuti con il mito dell’eroe che si fa da solo, che affronta le sue 12 imprese, che se arriva al traguardo è solo per merito tuo. Un po’ perché ci hanno anche detto che il successo è sempre il contrario di felicità personale, e che per realizzarti in un campo devi per forza fallire in un altro. È vero o no che nella narrazione tipica il personaggio che ha una carriera sfavillante poi, nella vita privata, è solo e disperato?

Infine, c’è il fatto che è difficile guardare il quadro di insieme quando siamo immersi nel nostro business fino al collo; è difficile mantenere la lucidità e la razionalità quando ci sono mille cose da fare.

Insomma, ci sono tantissime ragioni per cui non siamo per niente ben disposti a chiedere aiuto.

Nessun uomo è un’isola.

Questa frase, che viene da una poesia di John Donne e certo non dallo spot di un supermercato, dovremmo trovare il modo di inciderla nella memoria.

Significa che nessuno può farcela da solo e, soprattutto, che nemmeno dovrebbe. Contrariamente a tutto quello che ci hanno insegnato, la gente là fuori non aspetta solo un tuo errore, non gode dei tuoi fallimenti, non è pronta a saltarti alla gola al tuo primo segno di cedimento.

Non tutta, almeno.

Io ho avuto la fortuna di trovare il mio gruppo di sostegno che, lavorando nella mia solitudine da una stanza di casa, è anche una grandissima risorsa in termini di business. Se anche tu stai cercando qualcuno con cui confrontarti, comunicare, a cui chiedere (e dare) supporto puoi fare un salto dentro Radici, il gruppo Facebook dove riunisco freelancer, artigiani, liberi professionisti e imprenditori, e vedere come ti trovi.

Credo che questo sia il primo passo da fare per imparare, di nuovo, a chiedere aiuto: guardarci intorno e riconoscere le nostre persone, quelle giuste per noi.

Chiedere aiuto serve a crescere.

Non solo chiedere aiuto ci serve a trovare una stabilità e una serenità come individui, qualunque sia l’attività che svogliamo per portare il pane a casa. È anche una condizione del tutto imprescindibile se desideriamo espandere il nostro business.

Già è difficile cavarcela da soli quando siamo appena agli inizi, di Clienti ne abbiamo ancora pochini e magari gestiamo uno o due canali di comunicazione; ma se vuoi fare il grande salto avrai di certo bisogno di delegare. Nel mio Business Plan ho stabilito quali sono le prime figure a cui appaltare alcune mansioni rispetto alla gestione e alla promozione di Nemawashi Studio:

• il Commercialista – che a dire la verità ho selezionato fin dal primissimo istante

• una Avvocato

• una Consulente di Comunicazione

• una Web Designer.

Per il futuro, poi, ho idee ancora più grandiose. Mi raccomando, non trascurare di pianificare la crescita del tuo business e di includere, in questo piano, anche tutte le figure di cui avrai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi.