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Moodboard: cosa, come e soprattutto perché.

Il Moodboard è un collage di immagini, colori, cose e un po’ quello che ti pare, che ha lo scopo di riassumere, in un concept visivo, un progetto. È una fonte di ispirazione ed il primo passo ideale per qualsiasi cambiamento: sia esso il tuo nuovo logo, l’arredamento del salotto o il tuo nuovo anno.

Moodboard. Dall’inglese mood (umore) e board (tavola): è, per definizione, quello strumento utilizzato da varie tipologie di progettisti – dal Fashion all’Interior al, guarda un po’, Brand Designer – per raccogliere le suggestioni relative alla direzione stilistica che un progetto dovrà seguire. C’è chi la chiama Inspiration Board, il che va benissimo uguale.

O, forse, hai più familiarità con il termine Vision Board: nella pratica sono la stessa cosa, delle raccolte di immagini che servono a “fotografare” un’idea; la sottile differenza è che un Moodboard serve a descrivere visivamente le sensazioni e la direzione stilistica che intendiamo dare ad un progetto di Design (il tuo nuovo Logo, il restauro di un mobile, l’arredo del tuo salotto…); invece, in una Vision Board andiamo a visualizzare la nostra idea e i nostri favolosi propositi per il futuro, vicino o lontano (il nuovo anno, la dieta che stiamo iniziando, il lavoro dei nostri sogni…)

Insomma, sia chiaro che i Designer non hanno l’esclusiva su questo strumento: se ad inizio anno vorrai prendere un sacco di decisioni positive e lasciarti ispirare su come vuoi che siano i tuoi 12 mesi, potrai costruire  la tua board. Se, ad esempio, deciderai di seguire una dieta più sana, includerai foto di smoothie e piatti di frutta; se vorrai dedicare più tempo ai tuoi affetti, immagini di abbracci e coccole… e così via.

Secondo me, i Moodboard sono una cosa fantastica: pratica, ricca di potenziale. Mi piace così tanto che ne includo sempre uno in tutti i miei servizi, come guida per il cliente che dovrà applicare poi il Marchio in autonomia.

Perché un Moodboard è una cosa fighissima.

Corre l’anno 2009. Una giovane me, circa ventenne, segue le lezioni nell’accademia di Design dove è appena approdata. Il primo compito che i professori le assegnano è di costruire un Moodboard per un certo progetto. “Fantastico!”, pensa la ventenne me “fare un collage è facile e divertente ed è un compito assai più leggero di quel che mi aspettavo”.

Ma la ragazza non immaginache non è poi così facile; e, soprattutto, non sa ancora quanto utile si rivelerà questo strumento.

Sai perché? Perché ti costringe a fare; in modo creativo, e divertente – ma si tratta comunque di fare.

C’è tutta la differenza del mondo fra l’immaginare e il mettere in pratica. Ecco, il Moodboard è il primo, piccolo passettino nella pratica. Selezionare le immagini, favorire una foto calda ad una fredda, includere il blu piuttosto che il rosso… sono tutte decisioni importanti, che un po’ facciamo guidati dalla ragione e un po’ dall’intuito – ma che comunque rappresentano una azione.

Insomma, hai smesso di fantasticare e hai iniziato a lavorare.

Prima di tutto, le ispirazioni.

Il primo passo è raccogliere le immagini. Pensa al tuo progetto e comincia ad accumulare foto e suggestioni, senza troppo criterio. Puoi ritagliarle dalle riviste o lavorare su Pinterest, dove potrai creare una bacheca digitale apposta per il tuo Moodboard.

In questa bellissima fase non ci sono regole: non lasciarti condizionare, non scegliere solo foto che sono inerenti al tuo progetto ma permettiti di spaziare. Stai creando un Moodboard per la tua attività di sarta ma c’è l’immagine di un gabbiano in volo che ti ispira – pure se non c’azzecca niente? E chi se ne importa!

Poi, la selezione.

Ok, adesso è arrivato il momento di sfoltire. Affina l’occhio e, soprattutto, l’intuito. Quali immagini ti hanno colpito di più, quali hanno un maggiore significato e cosa rappresentano? Scarta tutte le foto che non parlano davvero del tuo progetto e tieni quelle che risuonano di più con ciò che hai in mente.

La tentazione sarà quella di tenere tantissime immagini ma ricorda che il Moodboard è uno strumento che deve servirti a fare chiarezza fra le tue numerosissime ispirazioni. Fai un po’ quello che direbbe Marie Kondo davanti ad un armadio strapieno: quali immagini ti parlano davvero?

The form you have selected does not exist.

 

Finalmente, costruisci il Moodboard.

Ora prendi la colla (o il tuo foglio digitale) e comincia ad attaccare le foto che hai selezionato. Metti al centro la più importante, l’immagine regina, quella che rappresenta davvero il core del tuo progetto. Poi, piano piano, inizia a includere tutte le altre.

Cerca di ottenere un risultato armonico, perché il nostro cervello funziona meglio di fronte alla bellezza. Magari, prima di attaccare davvero i ritagli sul foglio e non poter tornare indietro, fai una prova. Ecco un trucco: non devi limitarti per forza solo alle foto. C’è una citazione che ti ispira? Includila. Un colore che ti stimola? Spennellalo. Un materiale che ti emoziona? Attaccalo alla tua tavola.

Scoprirai che questo esercizio ti caricherà di energia, ispirazione, e voglia di fare.

Alla fine, sei solo all’inizio.

Ora che hai costruito il tuo Moodboard non penserai mica di aver finito il lavoro, vero? Eh no, adesso arriva la parte più bella – ma anche la più impegnativa. Il Moodboard funziona alla grande per permetterti di trovare un focus e una chiarezza micidiale e mettere in ordine le idee… ma poi sta a te realizzarle. Non credere che qualcosa si manifesterà a te solo perché l’hai desiderato.

È arrivato il momento di tradurre la tua Visione in un piano e poi metterla in atto. Su su, coraggio; che, se ti impegni, puoi realizzare qualunque cosa.