Se hai una attività, hai un Brand. E se hai un Brand, devi stabilire delle regole stilistiche da applicare in ogni momento per farti riconoscere dal tuo pubblico. Questa è la regola aurea che ti dice perché ti serve un Marchio. E no, non puoi limitarti al Logo.
In passato ti ho già spiegato perché non puoi permetterti di dire cose tipo “sì vabbè, intanto comincio poi a studiare il mio Brand ci penserò”. Eh, no! Le cose non funzionano così. Il Brand della tua attività nascerà e si svilupperà comunque, quindi è meglio se scegli di controllare le cose.
Sai anche già che il Marchio è solo un aspetto, e nemmeno il principale, fra tutti quelli che dovresti prendere in considerazione. https://nemawashistudio.it/blog/4-cose-che-per-un-brand-che-spacca/ Beh, l’ho scritto e lo confermo, ma fammi specificare bene una cosa: non è l’aspetto principale, ma nemmeno l’ultima cosa a cui pensare.
Il Marchio ti serve ad essere riconoscibile.
Se domani Ikea facesse un’annuncio sul quotidiano che leggi tu, ma senza logo, usando un font diverso dal solito e una combinazione di colore che non è il classico giallo e blu, tu lo capiresti che stai guardando un annuncio di Ikea?
No, infatti.
Studiare un Marchio (cioè l’insieme di tutte le regole stilistiche per la comunicazione) e poi applicarlo con costanza su qualsiasi strumento serve proprio a questo: a farti riconoscere. Oh, va da se che la riconoscibilità non la guadagniamo dalla sera alla mattina, certo. Richiede pazienza, tempo ma soprattutto costanza.
Il modo migliore per non raggiungere mai questo obiettivo è cambiare stile ogni tre giorni.
Il Logo è (forse) lo strumento principale.
Avere un simbolo con cui firmare la tua comunicazione è sicuramente un buon punto di partenza. Deve essere fatto bene, certo; deve prima di tutto veicolare un messaggio. Ma, se diamo queste cose per scontate, il Logo è il punto giusto da cui partire per costruire la tua identità visiva.
Ma… è sufficiente?
Il Logo non si applica ovunque.
No, non è sufficiente. Il tuo Logo, anche se ben progettato e flessibile, non troverà posto su tutti i tuoi punti di contatto col Cliente. Pensa, ad esempio, alle foto che pubblichi su Instagram: firmarle tutte con il tuo logo sarebbe complicato e probabilmente non produrrebbe nemmeno un bell’effetto.
Allora, su quale strumento puoi puntare per assicurarti una comunicazione coerente davvero su tutti i canali? Eccone uno: i colori.
I colori trasmettono un messaggio, e selezionare quelli giusti per il tuo Logo è di sicuro molto importante. Ma perché limitarti a quello? Una volta selezionata la palette cromatica del Marchio, puoi (e dovresti) applicarla con costanza su qualsiasi strumento. E i colori sì, che trovano spazio ovunque.
Riprendendo l’esempio di Instagram, uno dei metodi più pratici e funzionali per creare un feed armonico, piacevole e che acchiappa è proprio condividere immagini che abbiano più o meno tutte gli stessi colori.
La palette colori è funzionale e flessibile.
Oltre a trasmettere un messaggio e a suscitare le giuste emozioni, quindi, una selezione cromatica ti aiuterà più di tutto il resto a personalizzare e rendere riconoscibili i tuoi messaggi. Più del Logo stesso.
Io, infatti, includo sempre una palette colori in tutti i miei pacchetti di Brand Design, specificando i codici e le indicazioni per applicarla con costanza.
Per iniziare a studiare la tua – insieme ad altri elementi semplici ma fondamentali per renderti riconoscibile – puoi cominciare con un mini-corso gratuito che ho studiato proprio per aiutarti in questo.
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