Vai al contenuto

Personal Brand: 7 consigli per crearlo senza snaturarti.

Ne sentiamo parlare spesso, ma abbiamo le idee chiare su che cosa sia un Personal Brand? E, soprattutto, se lavoriamo online, in che modo ci serve davvero?

È importante saper rispondere a queste domande perché, come sempre, quando usiamo uno strumento bisogna farlo con cognizione di causa e non semplicemente perché da qualche parte è scritto che dobbiamo fare così. Se lo scegliamo, rispetto ad altre opzioni, sapere se sia la soluzione più giusta e strategica per noi.

Quindi, partiamo dalle basi e scopriamo insieme cosa sia un Brand.

Che cos’è un Brand?

Il Brand è la reputazione che costruisci per la tua attività attraverso una serie di elementi distintivi che ne caratterizzano identità e personalità.

È un po’ come il personaggio di un romanzo o una serie tv: ha un carattere, dei valori, un modo di parlare e degli atteggiamenti precisi. Detta così sembra una cosa brutta, ma ti assicuro che non lo è. Pensaci: in realtà si tratta di mettere davvero te stessə in ciò che fai, e mostrarti agli altri.

Tutto questo, però, non basta: quando crei il tuo Brand devi plasmarlo nel modo più efficace, se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi di business.

A seconda di quest’ultimi, i Brand possono essere iscritti in 3 grandi categorie:

  • Business Brand, che identifichiamo con prodotti;
  • Personal Brand, che identifichiamo con persone;
  • Brand ibridi, che prendono un po’ dagli uni e un po’ dagli altri.

Se ti chiedi quale sia il più vantaggioso per te, la risposta è: dipende. Puoi trovare un approfondimento su come scegliere il tipo di Brand più adatto, a seconda del posizionamento che vuoi ottenere, qui.

In questo articolo, però, ti parlerò in specifico di Personal Brand, ovvero di quando il Brand… sei tu.

Che cos’è un Personal Brand?

Il Personal Brand è quando un’attività è sovrapponibile al 100% ad un individuo: cioè la personalità di quella attività, il suo modo di parlare, i valori e i punti di forza sono riscontrabili anche nell’individuo.

Attenzione: l’attività è al 100% sovrapponibile all’individuo, ma l’individuo non è sovrapponibile al 100% all’attività. La persona è più complessa e ha molti più livelli di lettura. Questo non significa che un Personal Brand nasconda qualcosa o che sia disonesto: ma che tuttə abbiamo diritto ai nostri spazi di privacy, lontani dal lavoro, nella misura in cui desideriamo e in cui decidiamo noi.

Un Personal Brand è spesso una scelta felice, soprattutto perché è molto più facile empatizzare con un interlocutore che è una persona, e non una azienda. Gestire in modo credibile un Personal Brand che ti assomigli davvero non è sempre semplice, però.

Ecco allora 7 consigli per farlo con strategia e senza snaturarti.

Personal Brand: 7 consigli per crearlo senza snaturarti.

Ti dirò una cosa: se hai intenzione di portare il tuo business fino al successo che sogni, e a realizzare tutti gli obiettivi che desideri, ti conviene cominciare a studiare il tuo Personal Brand. E di sicuro non è il caso di farlo a partire da un Logo carino, da un Sito Web per parlare di te e di tutti i tuoi master o di un profilo Social dove riversare contenuti a caso.

Il Personal Branding è molto di più.

C’è una citazione di Jeff Bezos, il papà di Amazon, che è diventata famosa nel mondo del Marketing: “Il Personal Brand è quello che le persone dicono di te quando esci da una stanza”. Per cui, se hai davvero intenzione di fare le cose per bene, devi partire dall’Essenza, per fare scelte consapevoli e connetterti alle radici della tua attività.

Per aiutarti a gettare le basi del tuo Personal Brand, eccoti 7 consigli utili.

It’s personal.

Cioè, parte dalla tua persona.

Per costruire un Personal Brand solido è quindi necessario partire da lì, da te. So che probabilmente non è quello che senti di solito o a cui sei abituatə ma se vuoi distinguerti nel mercato, la prima cosa da fare è un lungo viaggio introspettivo per conoscerti a fondo.

Spoiler: quel viaggio non finisce mai perché più esplori, più parti di te si aprono, o evolvono. Sarai sempre in cammino: continua, ne vale la pena. È anche vero che non dobbiamo mettere tutto tutto di noi nel Brand, ma solo quello che è funzionale al raggiungimento degli obiettivi e quello che serve ai Clienti.

Non temere il cambiamento.

Se tu evolvi, il tuo Personal Brand finirà per evolvere.

Ok, non ti consiglio di cambiare pelle, servizi e tono di voce ogni 6 mesi perché, in intervalli di tempo così brevi, il tuo pubblico non fa nemmeno in tempo a capire chi sei, cosa fai e perché dovrebbe fidarsi di te. Ma se, ad un certo punto, ti accorgi che come individuo hai fatto un grosso balzo in avanti e il tuo Brand non ti assomiglia ormai per niente, puoi valutare un Rebranding – pianificato e anticipato, così il tuo pubblico avrà tempo di abituarsi all’idea.

Trova lo spazio.

Quello dove quel che è importante per te e le necessità del tuo pubblico si incontrano.

Il Business è Business se ti porta guadagno, per questo avrai bisogno di Clienti. Se rimani concentratə solo su quello che vuoi tu, sarà difficile. Chiediti, invece, in che modo le tue passioni, i tuoi valori e i tuoi talenti sono utilissimi ad altri, e scopri come farti pagare per quell’utilità.

Non aver paura di chiedere aiuto.

È vero che il Personal Brand si basa sulla tua personalità e nessuno dovrebbe conoscerti meglio di quanto ti conosci tu. A volte (anzi, praticamente sempre), però, è difficile esplorarci da soli: perché non ci va, perché alcune zone non ci piacciono o ci sembrano più un problema che una risorsa. A volte, per superare questi blocchi basta parlare ad alta voce con una persona amica e questo sbroglia i pensieri. Altre volte, è necessario un tipo di consulenza diversa: la professione del Brand Strategist è proprio questa qui, ti aiuta a portarti fuori e a dare una forma strategica a quel che emerge.

Stabilisci i tuoi confini.

Come detto, non devi mostrare per forza tutta la tua esistenza. Decidi tu cosa tenere per te, e non sentirti in colpa: non sei la Monna Lisa e il tuo lavoro non è star lì a farti vedere da tutti. Che, poi, pure lei ha i suoi segreti.

Anche quei confini col tempo – e con la tua evoluzione – potrebbero cambiare. Altro motivo per cui vale la pena star sempre in quel famoso viaggio introspettivo.

Fai le tue regole.

Ricordati anche, però, che stai partecipando ad un gioco più grande. Voglio dire che sì, sei liberə di fare tutte le tue scelte: se tutti dicono che devi per forza usare Instagram ma tu non vuoi, non lo usare. Ma valuta le conseguenze delle tue azioni e prendi le tue decisioni con consapevolezza.

Inoltre, ci saranno sempre regole a cui comunque devi attenerti: le leggi dello Stato, per esempio. Lo dico perché la retorica del “hai tu il potere, scegli tu” è bellissima e anche io la abbraccio, ma poi va anche detto che operiamo comunque dentro ad un sistema che è codificato attraverso le sue regole.

Infine, divertiti.

Se non ti diverti, che senso ha?

Perché, sì: si può essere pragmaticə e divertirsi un sacco anche nel lavoro, senza per questo dover rinunciare alla strategia. Se hai bisogno di mettere nero su bianco i punti fermi della tua Strategia di Brand e posizionamento a partire, prima di tutto, da te e dalla tua personalità, puoi iniziare da questo articolo.