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Forme, direttrici e psicologia della percezione nel Branding.

Anche per coloro che sanno che un Logo è molto più di un semplice disegnetto, non è facile immaginare le riflessioni che si celano dietro ogni scelta formale. Perché tutto, nelle immagini, comunica: i colori, la simmetria, le proporzioni, l’equilibrio fra le forme.

Che ogni elemento visivo sia in grado di trasmettere un messaggio preciso, l’ho imparato fin dal liceo quando studiavo storia dell’arte. L’ho poi approfondito quando frequentavo una Accademia di Comunicazione e uno dei primi esami che ho dovuto sostenere era proprio sulla Psicologia della Percezione.

E tutte queste lezioni che ho ricevuto, le applico ancora oggi quando progetto l’Identità Visiva di un Brand.

Se questo è un argomento che ti interessa, anche se non sei una addetta ai lavori, ti consiglio la lettura di Figure – Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram di Riccardo Falcinelli: è scorrevolissimo e davvero fantastico. Oppure, se desideri un testo più accademico, scegli il saggio di estetica Punto linea superficie di Kandinskij, che riassume le sue teorie ed espone i concetti che insegnava ai suoi studenti alla Bauhaus.

Ora… la composizione è un argomento sconfinato e fare un elenco di tuuuuutte le considerazioni, regole, trucchi etc che possiamo usare è impossibile. Ci sono i libri già nominati per questo e comunque, probabilmente, anche lì non c’è proprio tutto tutto. Però, voglio farti qualche considerazione, così quando guarderai un Logo avrai un po’ di strumenti in più per comprenderlo.

Perché anche nel Brand Design, non solo nell’arte, le forme hanno un significato e portano con sé messaggi specifici.

L’importanza delle forme.

Un Logo è fatto di forme. E ogni forma ha una personalità diversa.

Quando l’occhio è posto davanti ad un cerchio, il nostro cervello reagisce in modo diverso che se guardassimo un triangolo.
Un quadrato viene percepito come affidabile, sicuro, ben piantato a terra… insomma, sai quando si dice che una persona è “quadrata?”. Ecco, non a caso. Come forma è, quindi, ottimo per loghi di banche o assicurazioni, ospedali o aziende con una lunga storia. Un cerchio, al contrario, è una forma in continuo movimento perché sta sempre a cercare un suo equilibrio; è più adeguato a Brand che vogliono comunicare dinamismo e, ancor di più, a chi fa dell’apertura e dell’accoglienza i suoi valori principali. Il triangolo, con i suoi vertici appuntiti, è forse la forma più veloce di tutte ma, appunto, può essere spigolosa.

Quando si parla di forma, non ci si riferisce solo alla composizione generale dell’immagine, ma anche al modo in cui il testo e il payoff sono inseriti all’interno del logo stesso. La composizione di tutti gli elementi deve trovare una sua armonia, altrimenti c’è il rischio di non riuscire a comprenderne la gerarchia (e quindi il messaggio), o di vedere come scollegati degli elementi che, invece, sarebbero pensati per stare insieme.

Lo spazio bianco – o negativo – gioca un ruolo importantissimo nella disposizione e quindi nella comprensione delle forme.

Anche la scelta della tipografia, della dimensione del testo e della disposizione delle parole può influenzare notevolmente l’efficacia del Logo nel trasmettere il tuo messaggio. Come scrivevo qui, anche un font è fatto di forme e quelle forme hanno, come sempre, la capacità di influenzare la nostra percezione e il nostro sentire.

Linee di forza.

Ciò che ti sto per dire è interessante perché è una cosa che il più delle volte passa inosservata: ogni composizione ha delle linee di forza. Questo aspetto è evidente nei quadri, ma vale anche per il Branding.

Una linea ascendente (da sinistra in basso a destra in alto) è positiva, comunica energia, crescita, sviluppo e dinamismo. Una discendente (da sinistra in alto a basso destra) invece introspezione, calma, chiusura. Bada bene: non c’è una direttrice migliore dell’altra, ma come sempre è importante essere consapevole del tuo messaggio per operare le scelte più strategiche. Anche, e soprattutto, quando si tratta di progettare il tuo Logo.

In questo, il contesto geografico cambia tantissimo il modo di vedere le cose perché quello che ti ho detto non vale proprio in tutte le culture.

Comunque, ti parlo di linee di forza anche perché hanno un ruolo essenziale: quello di guidare l’occhio all’interno di una composizione. Per esempio, nella creazione di una brochure o un workbook, si possono utilizzare le linee di forza per guidare il lettore verso i punti salienti del contenuto e renderlo più facile da leggere e comprendere. Vale anche per un Logo perché si possono usare le linee di forza per concentrare l’attenzione in un punto specifico.

Psicologia dei Colori.

Ormai lo sai, no? Tutti i colori hanno il loro significato. Vanno scelti con cura e hanno il potere di cambiare, o rafforzare il messaggio di forme e direttrici.

Nel selezionare i colori per un Logo, è giusto partire dal considerare ciò che i colori comunicano e significano per noi, dal domandarci che tipo di emozioni e sensazioni vogliamo trasmettere e far provare al nostro pubblico e, quindi, su quali tonalità puntare.

Non c’è bisogno che ti dica che la scelta dei colori per il tuo Brand è da operare con estrema attenzione, giusto? Se, però, hai bisogno di un piccolo ripasso per scoprire come i colori contribuiscono alla percezione della tua attività, l’idea che altri si fanno di te come professionista, puoi leggere questo articolo.

Ma non è tutto: il discorso si fa più complicato perché un colore non è definito solo dalla tonalità, ma ci sono da considerare anche altri fattori. Ad esempio la luminosità e la saturazione. È, poi, importante anche come li accoppiamo: contrasti, analogie, tonalità, saturazione… Insomma, se vuoi approfondire ti rimando a questo articolo.

Ho un regalo per te: Trova il tuo Stile.

Lo sai anche tu: al tuo Business serve un’immagine professionale, distintiva e unica.
Sai che è lo strumento che rende i tuoi post sui social diversi da tutti gli altri, e che permette al tuo pubblico di riconoscerti fra mille; sai che il Logo ti aiuta a comunicare il tuo messaggio, a far capire chi sei e cosa fai, ad attirare lo sguardo del tuo Cliente Ideale.

Quello che non sai è… da dove partire?

Beh, ma dal regalo che stai per scaricare! In questo Quaderno digitale troverai domande profonde che ti aiuteranno a capire come raccontare la personalità del tuo Brand; sono le stesse che faccio a coloro che si rivolgono a me per la progettazione grafica, ricca e approfondita del loro Logo.

Quindi, giuro, è un regalo a zero chiacchiere e ti farà lavorare sodo. Però, se hai deciso che è arrivato il momento di avere un’immagine che parli di te, è il Workbook giusto per te!

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