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Sezione Aurea. Ovvero: la misura della Bellezza.

La Sezione Aurea, o Rapporto Aureo, o Regola Aurea, o Numero Aureo… tanti nomi per una sola, magnifica costante matematica che, da millenni, dà una logica all’armonia. La Natura l’ha inventata, l’uomo l’ha scoperta e noi Grafici la usiamo regolarmente. Vediamo nel dettaglio che cos’è e qualche esempio di applicazione.

Cominciamo con la spiegazione matematica, giusto per fare subito la figura della secchiona. Prendiamo un segmento (L) e dividiamolo in due parti diseguali; ma non così, a caso; vogliamo fare in modo che la sezione più corta (b) abbia un rapporto con la parte più lunga (a) uguale al rapporto che (a) ha con l’intero segmento (L).

b:a=a:L

Eh? Cosa? Come? Tieni presente che la definizione matematica – quella vera – è ancora più articolata, e se vuoi dare un’occhiata ti lascio il link alla pagina di Wikipedia. Qui limitiamoci a dire che la Sezione Aurea è una costante (parente quindi del Pi Greco o della sequenza di Fibonacci, per dire), ed è un numero irrazionale. Questo: 1,6180339887…

Da Sezione Aurea a Rettangolo Aureo.

L’immagine che più spesso associamo a questa costante matematica si riferisce ad una sua evoluzione. Il Rettangolo Aureo non è altro che un parallelepipedo costruito sulle proporzioni del Segmento Aureo, dove il rapporto fra il lato maggiore (a) e il lato minore (b) è uguale al rapporto fra il lato minore (b) e la differenza fra il lato maggiore e il minore.

a:b=b:(a.b)

Sezione Aurea: un po’ di storia.

Abbiamo detto che stiamo parlando di un numero che rappresenta un preciso rapporto. Ok, e quindi? Beh, la cosa diventa interessante quando scopriamo che fin dall’antichità era considerato un canone di armonia e bellezza. Di sicuro i Greci, ma forse anche Babilonesi e Egizi conoscevano e applicavano questa costante.

La “data di nascita” ufficiale però è segnata intorno al VI secolo a.C. e gli orgogliosi genitori sarebbero gli appartenenti alla Scuola Pitagorica dell’Italia meridionale. Ma a dargli uno dei suoi (tanti) nomi è stato il più celebre scultore dell’antichità ellenica: infatti, la chiamiamo anche Costante di Fidia. Perché? Perché questo artista ne ha fatto un uso smodato, diremo ossessivo. Un esempio? Il Partenone di Atene.

La Regola Aurea in natura.

Come se non bastassero secoli di devota applicazione da parte di artisti e matematici in tutto il mondo, è la Natura stessa a insegnarci che sì: la Regola Aurea è un canone di bellezza.

La disposizione delle foglie e delle infiorescenze di alcune piante segue la Regola Aurea; la conchiglia di un particolare mollusco, il Nautilus, segue la Regola Aurea. Persino le galassie a spirale seguono la Regola Aurea. Ed è qui che la cosa diventa pazzesca: perché una cosa è seguire una regola matematica e geometrica; ma tutt’altra cosa è la Natura che anticipa quella regola.

Più probabilmente siamo noi umani che, osservando questi fenomeni naturali, siamo stati tanto bravi da trovarci una logica matematica.

La Sezione Aurea: armonia applicata all’arte.

Fatto sta che abbiamo calcolato questa costante, e l’abbiamo eletta come Regola Aurea. Perché, alla fine di tutto, è di questo che si tratta: la misura della bellezza e dell’armonia. In giro per il mondo e nei musei ci sono infinite opere in qui è possibile rintracciare questa proporzione.

Ti ho già fatto l’esempio del Partenone, ma ce ne sono altri: molte chiese medievali; molte opere di pittori pre-rinascimentali come Giotto o Cimabue. Anche la Monna Lisa di Leonardo da Vinci e, di sicuro, il suo Uomo Vitruviano.

Anche nell’epoca moderna e contemporanea la Regola Aurea ha trovato applicazione in diverse forme d’arte: la pittura, l’architettura la scultura… e anche nel Graphic Design.

La Sezione Aurea applicata al Graphic Design.

La Costante Aurea viene utilizzata come riferimento per la progettazione di loghi, siti web, prodotti editoriali; è una regola secondo cui disporre immagini, testi ed elementi grafici.

Soprattutto, facciamo un largo uso del Rettangolo Aureo, che ci aiuta a individuare punti focali: quelle parti di un layout su cui “cade l’occhio” e che sono quindi le più indicate per posizionare gli elementi più importanti.

Naturalmente la Sezione Aurea è una fonte di ispirazione e non una regola, e tanto meno una gabbia. Tuttavia, è spesso un buon punto di partenza, soprattutto nella progettazione di loghi e marchi.

Loghi famosi disegnati sulla Regola Aurea.

Vuoi qualche esempio dell’applicazione della Sezione Aurea nel Graphic Design e il Branding? Eccoli qua:

Ma anche National Geographic, Twitter, Toyota, Google

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