Ci hanno insegnato che il Cliente ha sempre ragione. L’esperienza, come dipendente in una Agenzia di comunicazione prima e come libera professionista poi, mi dimostra il contrario. Da questa narrativa, e dal timore di perdere Clienti, deriva l’idea che sia necessario assecondare ogni richiesta di chi sceglie i nostri servizi e prodotti. Ecco, vediamo invece perché è una abitudine da scardinare.
Quando ho aperto la Partita IVA sognavo le mie giornate da libera professionista: sveglia presto per dedicarmi a me stessa con una lunga colazione da sogno, una sessione di yoga per ritemprare corpo e spirito, poi sarei saltellata danzando al computer e avrei passato qualche ora felice ad occuparmi dei progetti per i miei Clienti, con grande piacere e soddisfazione.
Nei miei primi sei mesi come professionista, la mia vita è stata parecchio diversa.
Mi svegliavo già con l’ansia, consapevole di avere pochi Clienti e per niente allineati ai miei sogni; troppo nervosa per godermi il momento e, men che mai, rilassarmi e meditare, andavo dritta alla scrivania per lavorare a progetti poco divertenti, poco stimolanti e, in un paio di occasioni, addirittura poco conformi ai miei valori personali.
La mia vita privata ne risentì parecchio: l’umore era nero e, per di più, non riuscivo a mettere confini o paletti con i Clienti e mi ritrovavo a rispondere ad email e reagire ai feedback a orari improbabili. Nel giro di qualche settimana, ho iniziato a sentire nel corpo gli influssi negativi di quello che accadeva nella mente.
Anche la qualità del lavoro non era quella che, sapevo, avrei potuto assicurare se la mia forma fosse stata migliore – fisicamente, e mentalmente.
Insomma, le cose non andavano in quel modo splendido che avevo sognato. Mi son stufata molto presto di questa condizione, l’ho analizzata e – grazie anche ad un percorso di business mentoring – ho individuato il mio problema: soffrivo di una grave mancanza di autostima, e finivo per mortificarmi accettando lavori e condizioni che non amavo perché non pensavo di poter ambire a nulla di più.
Una strategia a lungo termine.
Appena ho visto il faccia la realtà dei fatti, ho deciso di reagire. Ho capito che se avessi continuato in quel modo non solo mi sarei consumata il fegato ma avrei anche fatto un torto al mio business; mi sono resa conto che lavorare a progetti insoddisfacenti mi avrebbe danneggiato sul lungo periodo, perché avrei continuato ad attirare quel tipo di Clienti, quel tipo di lavori e quel tipo di condizioni.
Così ho preso la decisione di rinunciare ad alcune piccole entrate immediate, ho iniziato a dire di no a progetti e Clienti che non sentivo allineati e ho scelto di investire quel tempo e quelle energie, invece, nel marketing per me stessa. È stato un investimento per il futuro, e il primo passo è stato un grosso rebranding.
Impara a stabilire le tue regole.
Ho preso in mano la reputazione che mi stavo facendo e ho deciso di cambiarla: per attirare i Clienti giusti dovevo presentarmi nel modo giusto – cioè, quello che avrebbe dimostrato che ero la soluzione ai loro problemi.
Tanto per cominciare, quindi, mi sono chiesta chi fosse davvero la persona per cui volevo lavorare. Da lì, poi, pezzo per pezzo ho coltivato il mio Brand.
P.s. Se stai leggendo questo articolo ma non hai le idee chiare sul significato di Brand, non ti preoccupare: ti spiego tutto con una Masterclass in regalo. Ricevila subito compilando questo modulo, attraverso il quale ti iscrivi alla mia newsletter mensile.
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Con uno studio accurato di Branding alle spalle, non solo ho iniziato a incontrare un pubblico allineato ai miei desideri, ma ho pian piano rafforzato la mia reputazione, dimostrato il mio valore (anche, soprattutto, a me stessa) e ho potuto dettare le mie condizioni con sempre meno paura.
Questo perché, quando dimostri che sei la professionista ideale per aiutare i tuoi Clienti, quelli ti verranno dietro e accetteranno le regole che stabilirai. Se puoi soddisfare i loro bisogni, di certo non gli importerà se non rispondi subito a qualsiasi email, non credi?
Un Brand forte ti aiuta ad affermare le tue regole.
Lavorare al proprio Brand non serve soltanto a comunicare: ci aiuta anche a diventare sempre più consapevoli del nostro valore. È facilissimo perderlo di vista perché quello che sappiamo fare ci sembra normalissimo, e dimentichiamo che invece per altri è una dote preziosa.
Coltivare il proprio Brand, però, significa (ri)prendere consapevolezza del cambiamento che possiamo promettere, e scoprire che siamo le sole a fare una certa cosa in un certo modo: questo ci rende uniche, insostituibili. E, con queste premesse, è chiaro che saremo più a nostro agio nel definire – e far rispettare – le nostre regole.