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Perché ti serve la versione negativa del Logo.

Nel piccolo (o meno piccolo) Kit di attrezzi per la costruzione di un Marchio spicca, senza dubbio, il Logo principale. Ma non è solo. Insieme a lui viaggiano di sicuro delle versioni alternative che servono a garantire l’usabilità del Marchio anche in condizioni particolari. La versione negativa del Logo è fra queste e in quel famoso Kit non dovrebbe mancare.

In principio era il Logo, e fin qui va tutto bene. Hai studiato il tuo Brand, la tua Strategia e il tuo Messaggio; quindi hai finalmente deciso che era il momento di affidare ad un designer il progetto del tuo Marchio e, di sicuro, avete cominciato con lo studio del Logo.

Ma questo simbolo, da solo, non sarà sufficiente a sostenere tutta la tua comunicazione. Per assicurarti di poter applicarlo in qualsiasi condizione, devi avere a tua disposizione delle versioni particolari. Come minimo, ti servirà una versione negativa.

A che servono le versione alternative dello stesso logo?

Un Logo buono è un Logo flessibile. Te l’ho scritto anche in questo articolo, insieme alle altre caratteristiche indispensabili di un simbolo del genere. Devi pensare che il tuo Logo deve essere studiato per vivere in posti diversi, su differenti materiali e in contesti vari e eventuali.

La versione negativa di un logo – cioè una versione tutta bianca – servirà in quei casi in cui vuoi applicarlo come vetrofania, o sulle foto, o in embossing sulle tue bellissime buste… o in altri centomila casi che non è necessario che tu conosca adesso, perché il tuo Logo deve essere studiato per funzionare da qui all’eternità.

Quindi per avere la versione negativa di un Logo basta colorarlo tutto di bianco?

No, manco per niente. Devi sapere che esiste una illusione ottica per cui un oggetto bianco, su fondo nero, ci sembra più grande di quanto non sia in realtà. Questo fenomeno è chiamato Irradiation Illusion ed è famosissimo; l’origine è da ricercare in un inghippo fisico chiamato dispersione ottica, per cui l’immagine più chiara viene “ingrandita” dalla retina dei nostri occhi.

Questi sono dettagli, chiaramente. Quel che devi sapere è che, per questa ragione, quando un designer mette le mani sulla costruzione della versione negativa di un Logo non se la sbriga con due click del mouse.

Nel migliore dei casi ci sono da apportare alcune correzioni ottiche. Nei casi più complessi è necessario elaborare un Logo “nuovo”. Per farti un esempio, prendo in prestito delle immagini da questo articolo in spagnolo.

Come vedi da queste immagini, la semplice versione “negativa” del logo principale non avrebbe funzionato, ed è stato quindi necessario elaborare un design originale, ovviamente molto simile al primo ma non proprio uguale.

Un buon Marchio si riconosce perché è studiato nei dettagli, è flessibile e comprende già tutti gli strumenti per risolvere e rispondere a qualsiasi esigenza, prevista o imprevista, futura. Fra questi strumenti, una buona versione negativa c’è sicuramente.

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