Avrai sentito parlare di journaling – senza aggettivi davanti: in pratica, tenere un diario. Per registrare i fatti giornalieri, ma anche, e soprattutto, per tenere traccia di quello che succede dentro di noi.
Ho provato un sacco di tempo a fare Journaling perché ho sempre intuito che fosse una pratica potente, anche nella gestione del mio business, ma la scrittura e le parole non sono le mie forme privilegiate di espressione.
Io, quando penso, lo faccio per immagini. Quando descrivo una emozione, inizio sempre con un “è come se…” e poi parto a raccontare una visione. Quindi è abbastanza naturale che, anche nel diario, mi venga meglio esprimermi attraverso le figure.
Cosa significa Visual Journaling.
Il Visual Journaling, quindi, è tenere un diario dove, invece che scrivere, attacco foto, compongo collage o faccio disegnini; magari scrivo pure parole chiave o brevi frasi, ma anche quelle con un approccio visuale: ad esempio, sapessi quanto calco la mano con la penna se sto scrivendo di un senso di frustrazione.
Lavorare con le immagini mi permette di lasciar vagare la mente, entrando in uno stato di contemplazione; al contrario della scrittura che, a me, richiede tantissima attenzione e concentrazione. Sarà che a scrivere sono lenta e, quindi, non riesco a star dietro ai miei pensieri!
Tieni presente che questo vale per me; ci sono persone che si esprimono al massimo attraverso la parola scritta. Se però anche tu, come me, hai provato a tenere un diario senza troppo successo, allora forse il Visual Journaling è la soluzione.
Come usare il Visual Journaling.
Puoi usare il Visual Journaling in diversi modi perché, davvero, non ci sono regole a cui devi attenerti. Lo so che in giro e soprattutto sui Social si incontrano video e foto di quadernini bellissimi, decorati con adesivi spettacolari e su cui ogni tanto compare qualche frase tracciata con calligrafia invidiabile. Io, invece, scrivo come immagino scrivesse il personaggio di Mario Brega in Bianco, Rosso e Verdone (hai presente, “sta mano po’ esse fero…?).
Ad un certo punto ho messo da parte la frustrazione e mi sono ricordata che lo scopo del Visual Journaling non è creare opere d’arte, ma aiutarci a processare quello che abbiamo dentro. Fatto, questo, che lo distingue dall’Art Journaling – che infatti è una pratica completamente diversa.
Detto questo, ci tengo a lasciarti qualche ispirazione per aiutarti a trasformarlo in un strumento in grado di accompagnarti nella definizione dei tuoi desideri e obiettivi, anche nel Business.
Processare le tue emozioni.
Puoi usarlo per tenere traccia delle tue emozioni dopo una giornata particolarmente intensa: allora ritagli immagini evocative da una rivista e le componi in un modo che descrivino come ti senti. Ti aiuterà anche a sfogarti, se è quello che ti serve.
Pianificare.
In questa diretta, ho mostrato come uso regolarmente il Visual Journaling sull’agenda per impostare la mia pianificazione mensile, così da restare ispirata, motivata, focalizzata. Anche ogni settimana compongo un piccolo collage che illustra in qualche modo il mio obiettivo principale nei 7 giorni.
Creare un progetto.
Puoi usare il Visual Journaling per creare una moodboard, immaginando meglio come realizzerai un progetto di lavoro, ma anche di vita. Ad esempio, per raccogliere ispirazioni per un viaggio. Perché la moodboard ti aiuti a fare chiarezza e mettere in ordine le idee, puoi iniziare da qui.
Focalizzarti su chi sei.
Puoi usare il Visual Journaling semplicemente per esprimerti, analizzare come ti vedi e come vorresti vederti.
Coltivare il tuo intuito.
Il Visual Journaling, in combinazione con tarocchi o carte oracolo, può aiutarti ad andare in profondità rispetto a cosa desideri, un problema che stai affrontando o una decisione che devi prendere.
Coltivare la creatività.
Puoi trasformare questo momento come un appuntamento con te stessə, per esercitare la tua creatività.
Insomma, il diario è tuo e te lo gestisci tu.
Come iniziare a fare Visual Journaling.
Prima di lasciarti sperimentare, lascia che ti dia ancora qualche suggerimento:
- non cercare regole o metodi già fatti: sperimenta i tuoi;
- parti con un quaderno bellissimo, anche se lo so che poi ci sarà la tentazione di continuare a tenerlo riposto nel cassetto per non rovinarlo. Invece fallo, inizia, rovinalo. Potrai sempre trovarne un altro, poi;
- per fare Visual Journaling non servono materiali particolari. Puoi iniziare dai ritagli da riviste che hai già in casa: così ricicli un po’. Io, ad esempio, ho iniziato anche grazie al fatto che mi era stato regalato un abbonamento a Vogue cartaceo e mi dava fastidio che tutta quella carta andasse poi buttata;
- utilizza colori, ritagli, adesivi e foglie secche e tutto quello che ti pare: ogni strumento è buono, se serve a farti sentire espressə.
Bene, ora è tutto pronto. Prenditi il tempo che ti serve e… buona sperimentazione.